Cinture salvavita
L’integrazione delle tecnologie mediche avanzate nelle automobili potrebbe contribuire a ridurre gli incidenti legati agli…
Gli incidenti stradali sono la prima causa di morte per i bambini dai 5 ai 14 anni (fonte Istat) e sono ben 11.000 quelli che ogni anno rimangono feriti in tali circostanze. Farli viaggiare senza seggiolino aumenta il rischi di morte di ben 7 volte.
Di fronte a questi numeri, non dovrebbero esserci dubbi circa l’attenzione da porre nell’applicare le corrette procedure ed osservare le prescrizioni di legge per il trasporto di bebè e bambini in auto, secondo la disciplina dell’art.172 del Codice della Strada, il quale prevede che i passeggeri di età inferiore ai 12 anni e di altezza inferiore a 1,50 m. siano agganciati ad un sistema di ritenuta omologato, adatto al loro peso ed alla loro statura.
Sono quelli indicati dalla direttiva europea 2003/20/CE, che individua, nell’ambito di due tipologie di sistemi (seggiolini e adattatori), 5 gruppi di dispositivi in base al peso del bambino trasportato:
Gruppo 0 (navicella): per bambini da 0 a 10 kg (da 0 a 9 mesi circa)
Lettini che permettono al neonato di viaggiare sdraiato, in modo da evitare sollecitazioni alla muscolatura del collo che invece avrebbe in posizione verticale.
Gruppo 0 + (ovetto): per bambini da 0 a 13 kg (da 0 a 15 mesi)
Lettini analoghi ai precedenti con una maggior protezione alla testa e alle gambe.
Gruppo 1: per bambini da 9 a 18 kg (da 9 mesi fino 4-5 anni)
Dispositivi che devono essere fissati all’auto attraverso la cintura di sicurezza. La cintura va fatta passare all’interno della struttura del seggiolino e deve essere ben tesa in maniera da impedire qualsiasi spostamento
Gruppo 2: per bambini da 15 a 25 kg (da 4 a 6 anni)
Cuscini dotati di braccioli e talvolta di un piccolo schienale. Servono a sollevare il bambino in maniera da poter usare, con l’aggiunta di un dispositivo di aggancio, le cinture di sicurezza dell’auto che in questo modo passano nei punti corretti (sopra il bacino e sopra la spalla, invece che sopra il petto ed il collo)
Gruppo 3: per bambini da 22 a 36 kg (da 6 fino 12 anni)
Anche in questo caso si tratta di un seggiolino di rialzo, senza braccioli, che serve per aumentare l’altezza del bambino, affinché si possano usare le cinture di sicurezza.
L’omologazione del seggiolino è certificata da una apposita etichetta che deve essere presente sul dispositivo e che contiene tutte le specifiche necessarie per identificarne le caratteristiche:
Per determinare se un seggiolino è adatto alla propria auto, sono previste tre tipologie di omologazione: “Universale”, “Semiuniversale” e “Veicolo Specifico. L’etichetta di omologazione indica a quale categoria appartiene il seggiolino.
Omologazione Universale
Il seggiolino è omologato per l’utilizzo su tutti i veicoli che soddisfano le normative ECE R14 e R16. Nel caso di seggiolini Isofix (vedi paragrafo successivo), questi devono utilizzare i punti di ancoraggio Isofix, compresi la cinghia antiribaltamento superiore, denominata Top tether, o il piede di supporto. Il manuale dell’auto deve chiaramente indicare che il veicolo è adatto all’uso di “seggiolini per bambini con sistema di ritenuta Isofix universale”.
Omologazione Semi-Universale
L’omologazione semi-universale indica che, oltre ai requisiti standard, sono previsti altri dispositivi di aggancio del seggiolino, che richiedono un collaudo aggiuntivo. Ad esempio: su alcuni veicoli possono essere presenti vani portaoggetti nel pavimento che possono influenzare il comportamento del piede di supporto del seggiolino. È quindi necessario verificare che la propria auto sia inclusa nell’elenco dei veicoli adatti fornito dal fabbricante del seggiolino.
Omologazione per Veicolo Specifico
Il seggiolino è stato testato in crash test dinamici specifici per il modello di auto in questione ed è omologato solo per queste vetture. L’auto in cui verrà utilizzato deve essere elencata fra i modelli specifici approvati dal fabbricante. Questo tipo di seggiolino potrà includere caratteristiche o funzioni particolari, adatte solo a determinati modelli di auto.
La tecnologia Isofix è quella presente sulle automobili di nuova generazione e più in generale su quelle che hanno meno di 8 anni.
E’ un sistema che permette di installare nel modo più semplice, corretto e sicuro un seggiolino in auto. Il seggiolino viene fissato alla vettura mediante tre punti di ancoraggio specifici: due connettori Isofix, che si agganciano agli anelli Isofix integrati nel telaio dell’auto, più un terzo punto che può essere una “Top Tether” ovvero una cinghia superiore fissata allo schienale del seggiolino, oppure un “piede di supporto” che appoggia sul fondo dell’automobile, per prevenire qualsiasi movimento rotatorio.
Isofix è senz’altro un’alternativa migliore al sistema tradizionale con le cinture di sicurezza in quanto assicura che il fissaggio del seggiolino avvenga correttamente tramite apposite segnalazioni visive. Inoltre, Isofix si fa’ preferire anche perché fornisce un solido e permanente ancoraggio tra il seggiolino e la carrozzeria garantendo maggiore sicurezza in caso di urti laterali ed evitando il rischio di rotazione, ribaltamento o spostamento in caso di brusca frenata, di un urto o di incidente.
Statisticamente infatti è stato osservato che il fissaggio del seggiolino tramite cinture di sicurezza avviene in modo scorretto in due casi su tre ed un recente studio ha inoltre rilevato che la causa di morte infantile correlata all’utilizzo del seggiolino è dovuta per il 31% ad un sedile non trattenuto a dovere e per il 17% ad una installazione inappropriata.
.La i-Size riconoscibile con la sigla ECE R129 è una nuova normativa europea emanata nel 2013 che, con l’obiettivo di migliorare ulteriormente le condizioni di sicurezza dei bambini in auto, ha introdotto diverse novità rispetto alla vecchia versione.
Attualmente, la ECE R129, applicabile ai nuovi seggiolini auto per neonati e bambini fino ai quattro anni di età, affianca e non sostituisce la precedente R44/04, ciò significa che chi già utilizza un seggiolino omologato secondo quest’ultima normativa può tranquillamene continuare a farlo. Allo stesso modo i produttori sono liberi di decidere se preferire l’uno o l’altro metodo di omologazione.
Le principali differenze tra R44/04 e i-Size ECE R129 sono:
ECE-R44 | ECE R129, i-Size |
Classificazione dei seggiolini per peso | Classificazione dei seggiolini per altezza |
Trasporto in senso di marcia dai 9 kg | Trasporto in senso di marcia consentito solo dai 15 mesi |
Valevole per seggiolini fissati con cintura di sicurezza o Isofix | Per ora pochi modelli, tutti dotati di ancoraggio Isofix |
Installabili su tutte le auto, con Isofix solo su quelle compatibili secondo l’elenco del produtttore | Secondo lista auto compatibili, in futuro tutte le nuove vetture saranno a norma i-Size |
La classificazione per altezza ha quale obiettivo quello di rendere più agevole l’individuazione del seggiolino giusto ed evitare che esso venga sostituito troppo presto accomodando il bambino in una seduta troppo grande per la qualche ancora non è pronto.
Per quanto riguarda l’innalzamento dell’età entro la quale il seggiolino deve essere posizionato in senso contrario a quello di marcia, cioè fino a 15 mesi, l’obiettivo è quello di garantire al bambino una maggiore protezione rispetto ai movimenti della testa. Recenti studi hanno infatti evidenziato come durante il primo anno di vita, la testa del neonato sia relativamente pesante e il collo non sufficientemente sviluppato per sopportare l’impatto generato da collisioni frontali. Se il bambino viaggia in senso di marcia, in caso di impatto frontale, la testa viene spinta in avanti sollecitando il collo con possibile rischio di lesioni gravi. Nella posizione contraria al fronte-strada, invece, il capo è più sostenuto e le forze d’impatto meglio distribuite su una superficie più ampia.
Nella nuova normativa ECE R129 è stata introdotta infine anche una prova dinamica che prevede la simulazione di un incidente con impatto laterale. Questo implica che un seggiolino auto omologato i-Size, debba avere una scocca più rinforzata ai lati, chiamata appunto protezione laterale.
Chi lo ha già fatto, sa bene quanto sia difficile scegliere il prodotto giusto tra i tanti modelli disponibili sul mercato. Se siete arrivati a leggere fino a qui, è segno che volete operare una scelta informata, il che significa che siete sulla strada giusta per offrire al vostro bambino una soluzione che gli garantisca massima sicurezza.
Tra tutto il materiale disponibile in rete, in ogni caso, se non lo avete ancora fatto, vi consigliamo di prendere visione dei numerosi test comparativi di sicurezza effettuati dai diversi enti di certificazione europei specializzati nell’ambito automobilistico. Da parte nostra vi consigliamo quello realizzato dal TCS (Turing Club Svizzero) organismo molto serio ed accreditato a livello internazionale. Potete consultarlo qui.
Sempre il TCS ha realizzato una guida completa e dettagliata sui seggiolini auto che vi invitiamo a leggere e che potete scaricare direttamente in formato pdf attraverso il presente link.
Rispetto delle normative, buonsenso, prudenza: sono i tre fattori indispensabili per la sicurezza dei nostri bambini in auto. A questo proposito ecco un breve elenco di azioni sia in termini di prescrizioni e buone pratiche, sia nel senso di cose da evitare che è opportuno tenere in considerazione e, soprattutto, applicare:
La sicurezza dei nostri figli dovrebbe essere una motivazione ampiamente sufficiente per prendere tutti gli accorgimenti necessari e rispettare le normative.
Per gli incoscienti, comunque, il Codice della Strada prevede una sanzione amministrativa da 74 a 299 euro e la decurtazione di 5 punti sulla patente. Le penalità vengono applicate al guidatore, a meno che egli non sia persona diversa dal genitore e quest’ultimo sia presente a bordo del veicolo. In questo caso la sanzione viene applicata al genitore e nessun punto viene tolto al conducente.
Soltanto nel caso di vetture adibite al servizio pubblico di trasporto (per esempio, i taxi o le auto a noleggio con conducente), i bambini di statura inferiore a un metro e mezzo possono viaggiare senza seggiolino, ma soltanto sul sedile posteriore e accompagnati da un passeggero di età non inferiore ai 16 anni.
Il conducente, che permette ai passeggeri, specie se minorenni, di viaggiare senza cintura di sicurezza o sistemi di ritenuta, può essere considerato responsabile di parte dei danni fisici subiti dagli stessi.
Si tenga anche presente che, nel caso non sia stata espressamente esclusa dal contratto di assicurazione, la clausola di rivalsa può prevedere il diritto da parte della compagnia di rifarsi sul conducente per il risarcimento dei danni fisici eventualmente procurati al bambino a seguito del mancato rispetto delle normative in caso di incidente.